giovedì 6 ottobre 2011

IL PEZZO DI RIFIUTO UMANO PARLANTE

Sentendomi come un rifiuto di questa vita
mi vedo come un sacco abbandonato in un vicolo
di notte, con qualche barattolo fuori
all'oscuro di tutto e di tutti.

Non sento sguardi interessati
piango e non mi trovo a mio agio
perché la vita crudele mi ha abbandonato
e, mi fa aspettare ancora?...

É fredda la mia carne perché altri ne sentano il calore
aspetteró il mondezzaio che mi porterá vía
bruceró il mio vecchiume mai nato
e con la cenere aspetteró la prossima occasione.

Tremeró ancora col vento dopo che i mille sguardi
hanno cessato di guardarmi?...
Mi ammucchieró di nuovo negli angoli squallidi
dove il puzzo era il mio migliore amico?...


VI-MCMLXXIX ROMA -ITALY-


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